Se non parli la lingua dei media, i media non parlano di te

24 settembre 2025

Se non parli la lingua dei media, i media non parlano di te

C’è una domanda che ogni imprenditore dovrebbe farsi almeno una volta nella vita:

Perché i giornalisti dovrebbero parlare di me?

Spoiler: non perché sei bravo, non perché sei sul mercato da vent’anni, e neanche perché hai appena lanciato un nuovo prodotto “rivoluzionario”.

I media non raccontano chi fa cose.

I media raccontano chi fa notizia.

È una differenza sottile, ma radicale.

E finché non impari a pensarla così, continuerai a domandarti:

“Ma perché escono sempre gli altri sul Corriere e io no?” 

“Perché lui è in TV e io, che sono meglio, no?”

“Perché a lui fanno l’intervista e a me neanche rispondono?”

La risposta è semplice: nessuno gliel’ha raccontata nel modo giusto.

Ti faccio un esempio.

L’anno scorso un imprenditore ci contatta: ha un’azienda che produce packaging sostenibile per e-commerce.

Ottimo prodotto.

Buoni clienti.

Ma nessuno ne parlava.

Appena ci spiega il suo business, capiamo il problema: stava comunicando da imprenditore, non da giornalista.

Abbiamo cambiato l’angolo.

Abbiamo ripreso in mano tutta la comunicazione.

E abbiamo trasformato la sua azienda in un caso studio sul futuro della logistica green.

Risultato?

Due articoli su testate nazionali.

Un’intervista radiofonica.

E due richieste di partnership nel giro di 10 giorni.

Ora… la domanda è: come si diventa una notizia appetibile per i media?

Ecco alcune cose che puoi iniziare a fare da subito:

  1. Smetti di parlare di te. Comincia a parlare del tuo mercato, delle sue sfide, dei suoi rischi. Chi riesce a raccontare bene il contesto… diventa automaticamente interessante come voce autorevole.

  2. Cavalca l’attualità. Ogni notizia nazionale è una potenziale opportunità, se sai collegarla al tuo mondo. Energia, inflazione, intelligenza artificiale, cambiamento climatico… Se sai agganciarti al dibattito pubblico, diventi notiziabile oggi. Non tra sei mesi.

  3. Impara a parlare la lingua dei media. I giornalisti non cercano marchette né autopromozione. Cercano storie, numeri, contrasti, titoli. Se impari a darglieli, ti aprono la porta. Altrimenti, la chiudono prima ancora di leggerla.

Detto questo… so bene che non è un lavoro che puoi improvvisare.

Devi conoscere le regole del gioco, devi sapere a chi scrivere, quando e come.

E soprattutto: devi avere relazioni.

È per questo che esistono gli esperti.

È per questo che esistiamo noi.

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A presto,

Francesca Caon